Chi sono davvero i personaggi del mito classico? classici contemporanei

Quanto sono realmente lontani da noi i protagonisti delle tragedie greche?

Tolti secoli di polverose interpretazioni e pedanti letture accademiche, gli eroi tragici sono più vicini ai giovani di quanto appare a un primo sguardo.

Nella storia di Filottete, Medea ed Eracle non possiamo forse riconoscere alcune condizioni umane di ogni tempo?

Il classico, lo sappiamo, per vivere va costantemente ripensato, criticato, messo a confronto con la contemporaneità interiore e storica del fruitore. E quindi quale luogo migliore del teatro per affrontare faccia a faccia il presente?

Quest’anno il percorso prevede due opzioni: la visione integrale de La città dei Miti, trilogia composta da Eracle l’invisibile, Filottete dimenticato e Medea per strada, oppure Alcesti, una donna di Filippo Renda.

Offerta didattica

Ogni percorso è organizzato come segue:

  • Lezione teorica e introduttiva a cura dei formatori di Stratagemmi
  • Visione dello spettacolo e incontro con l’artista
  • Incontro con i protagonisti in scena, a margine della visione dello spettacolo
  • Stesura di una recensione dello spettacolo da parte degli studenti
  • Restituzione e confronto sulle recensioni scritte dagli studenti (a cura dei formatori di Stratagemmi)

Gli incontri possono svolgersi in classe o da remoto a seconda delle necessità.

Lo spettacolo

BACCANTI – IL REGNO DEL DIO CHE DANZA // FILIPPO RENDA

Quando: 27 febbraio – 24 marzo 2024
Dove: Teatro Litta
Durata: ## min.

da Euripide; di Filippo Renda; con Gaia Carmagnani, Filippo Renda, Sarah Short, Alice Spisa, cast in definizione; direzione di produzione Elisa Mondadori; produzione Manifatture Teatrali Milanesi

“Baccanti – il regno del dio che danza”, in continuità con il precedente “Medea, una strega”, cerca di portare a un livello più profondo il processo di decostruzione della forma spettacolare, preferendo ad essa espressioni rituali. La fonte di partenza è la contrapposizione tra ordine civile ed estasi rituale, in un conflitto tra Dioniso e Apollo che è conflitto tra dominati e dominanti. Nel despota Penteo, che cerca di liberare Tebe dal culto dionisiaco, rivediamo l’azione di chi ha recentemente dichiarato illegali i rave, perseguendo un’opera di disciplinamento delle membra e addomesticamento degli impulsi di cittadine e cittadini, soprattutto coloro che sono considerati marginali. I baccanali, come i rave, sono quindi espressioni di controcultura, una risposta all’oppressione della società. Cercheremo di riprodurre il culto di Dioniso, un rito di possessione durante il quale l’iniziata o l’iniziato cadono in stato di trance, per realizzare nel simbolo le proprie frustrazioni e sublimarle nella pratica, alleggerendo così l’inconscio da sollecitazioni pericolose che spesso inducono alla malattia mentale.

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