Il palcoscenico come sguardo sul mondo teatro attualità
Teatro e attualità
Come può il teatro rispondere alle sfide del presente? In che modo diventa uno strumento per decifrare i complessi cambiamenti della nostra epoca?
Le nuove drammaturgie sono il percorso che molti autori contemporanei scelgono per esplorare le contraddizioni del nostro tempo, portando in scena la realtà in cui viviamo: dal cambiamento climatico alla relazione tra uomo e ambiente, dalla riflessione sulle questioni di genere all’indagine sul contatto tra mondo virtuale e mondo reale.
Il teatro offre così uno spazio per riflettere e capire meglio la realtà sociale e politica che ci circonda.
Offerta didattica
Ogni percorso è organizzato come segue:
- Lezione teorica e introduttiva a cura dei formatori di Stratagemmi
- Visione dello spettacolo e incontro con l’artista
- Incontro con i protagonisti in scena, a margine della visione dello spettacolo
- Stesura di una recensione dello spettacolo da parte degli studenti
- Restituzione e confronto sulle recensioni scritte dagli studenti (a cura dei formatori di Stratagemmi)
Gli incontri possono svolgersi in classe o da remoto a seconda delle necessità.
Lo spettacolo
WE DID IT!// AtelierSì
Quando: 17 ottobre ore 10 e ore 20.30 – 18 ottobre ore 10
Dove: Olinda
Durata: In via di definizione
Crediti: ideazione Fiorenza Menni e Andrea Mochi Sismondi– con Andrea Mochi Sismondi – regia, spazio scenico e progetto sonoro Fiorenza Menni – creazione musicale Vincenzo Scorza. IN COLLABORAZIONE CON IIS PARETO E IIS LAGRANGE
In questo spettacolo, la compagnia AtelierSì ha scelto come nucleo centrale di lavoro la riflessione sul rapporto tra uomo e natura: WE DID IT! ricostruisce un mondo differente da quello in cui ci troviamo immersi, uno scenario possibile in cui le persone vivono in modo più armonioso tra loro e con tutti gli esseri viventi del pianeta, rispettando l’ambiente e cercando un equilibrio sostenibile. Lo spettacolo mescola fatti reali, possibilità concrete e idee ancora da realizzare per sgretolare il Paradigma TINA (There Is No Alternative), mostrando come, invece, possano esistere nuove modalità di vita sostenibili e in grado di rispettare l’ambiente. WE DID IT! è un mockumentario teatrale che assume la forma di falso documentario teatrale per raccontare come potrebbe essere un mondo in cui sono stati superati alcuni dei fattori di crisi che oggi compromettono uno sviluppo sostenibile.
Lo spettacolo
BE ARIELLE F. // Simon Senn
Quando: 8-9 novebre 2024, ore 19.30
Dove: Zona K
Durata: 60 min.
Crediti: Ideazione e regia Simon Senn – con Simon Senn, Arielle F. e un corpo virtuale – produzione Compagnie Simon Senn – coproduzione Théâtre Vidy-Lausanne – Le Grütli, Centre de production et de diffusion des Arts vivants – Théâtre du Loup Distribuzione e tour Théâtre Vidy-Lausanne – con il sostegno di Porosus – Pro Helvetia – Fondation Ernst Göhner – Pour-cent culturel Migros – Loterie Romande
In questa conferenza digitale che funge da dimostrazione e confessione, Simon Senn, videografo e artista visivo ginevrino, dimostra come il mondo virtuale e il mondo reale non siano sempre in opposizione, rivelando gli inaspettati intrecci tra tecnologia, rappresentazione, genere e legge. L’esperienza di Simon Senn è iniziata quando ha acquistato online la replica digitale di un corpo femminile e l’ha portata in vita con dei sensori facilmente acquistabili e ha scoperto cosa si prova ad “avere” un corpo femminile – almeno attraverso gli occhiali 3D. L’esperienza è stata straordinaria. Chi è questa donna? Può fare tutto ciò che vuole con questo corpo digitale? E la nuova e piacevole sensualità che questa forma virtuale gli offre? Simon Senn è riuscito a rintracciare la giovane donna e a iniziare una discussione con lei (che continua ancora oggi), dove insieme indagano su questo terzo corpo digitale che esiste tra loro. Arielle fa ora parte del progetto ed è presente in scena.
Simon Senn ha deciso di consultare uno psicologo e di esplorare le sue sensazioni di “disturbo di genere”, che continuano a sorprenderlo: forse soffre di “dismorfia da Snapchat”, la malattia psicologica clinicamente dichiarata tra coloro che desiderano trasformarsi per assomigliare alla loro immagine online.
Photo © Mathilda Olmi