RIFLETTERE, CAMMINANDO

Arianna Montali, 2B, Istituto di Istruzione Superiore Luigi Galvani 

L’esperienza di “The Walks” l’ho trovata molto interessante e molto fastidiosa allo stesso tempo. Questo a causa di un mio “problema”, cioè che qualsiasi suono leggero, ad esempio di masticamento, o deglutizione, mi infastidisce molto; quindi, a causa dei leggeri rumori che c’erano di sottofondo durante gli ascolti (in particolare quello riguardante l’acqua) non mi hanno permesso di vivere l’esperienza al meglio. Se non avessi avuto questo disagio l’esperienza l’avrei trovata molto stimolante. Certamente per riuscire a viverla bene bisogna allontanare tutti gli scetticismi e farsi guidare dalla voce. 

Con il primo ascolto, passando quel tempo in un parco, si ha la possibilità di osservare le persone che ci circondano e ragionare su di esse, su quale possa essere la loro vita, perché sono andate al parco, quali differenze ci sono tra di loro, senza pensare al percorso che dobbiamo fare; come se ci prendessimo una pausa dalla nostra quotidianità per osservare quella degli altri. Questa esperienza alla fine non è molto lontana dal lavoro dell’antropologo. Difatti l’antropologo studia l’uomo e il genere umano, quindi studia la signora che porta a spasso in cane e il rapporto che questa ha con l’ambiente e con le persone che la circondano. Quindi anche solo da un parco si possono osservare I diversi “gruppi” di persone, le diverse “tribù”, che possono avere in comune la classe sociale, le origini o anche semplicemente lo stile di vita.

Il secondo audio che abbiamo ascoltato era da fare a coppie e utilizzava questa coppia come paragone per eventi accaduti nella politica mondiale. Dei gesti fatti per simboleggiare un accordo tra due capi politici, una superiorità di potere, un gesto di sfida e anche il sessismo ancora presente anche nella politica. Il terzo ascolto, riguardante l’acqua è quello che mi ha infastidito di più tra tutti e che di conseguenza ho apprezzato di meno. L’acqua ormai è diventato un bene prezioso per l’umanità e per questo penso che l’audio ci volesse raccontare di come questa viene usata, renderci coscienti di come spesso viene sprecata e di conseguenza come utilizzare l’acqua in modo più responsabile, cercando di preservarne ogni goccia possibile. L’ultimo ascolto l’ho trovato molto strano e particolare: era sempre un ascolto a coppie, però a differenza del primo I componenti della coppia ad un certo punto si sono dovuti dividere. Una voce parlava di come non gli piacessero I supermercati, per la grande quantità di persone sempre presenti al suo interno per la “lotta” che si fa alla ricerca del prezzo più conveniente, quando non è giusto che ci sia un prezzo e che sia una cosa inutile. La voce disprezza così tanto i supermercati che quando è costretto ad andarci racconta che ogni tanto assaggia degli alimenti al suo interno per poi rimetterli al loro posto, come per fare un dispetto al supermercato: non al Supermercato in sé, ma a chi crea quel determinato prodotto commerciale e poi lo mette in vendita. La voce sembra avere proprio paura dei supermercati. Questo ascolto fa riflettere su come sia diventato costoso vivere in una società e di come non sia accettabile che ci siano maggioranze di persone che non riescono a vivere una vita dignitosa, perché I costi vengono alzati sempre di più senza però che si alzino alzare anche gli stipendi, per permettere alle persone una vita in cui non sono costrette a rinunciare a delle necessità (ad esempio una cura dallo psicologo). Lo stato chiede al popolo di aumentare le nascite, ma non dà gli strumenti alle famiglie di farlo. Chiedono alle giovani coppie e alle famiglie di fare più figli, ma queste, pur volendo dei figli, scelgono magari di non averli perché sarebbe troppo difficile sostenerli economicamente. Tutta l’esperienza è molto particolare e permette di riflettere sulla società di oggi, su di noi, su come noi agiamo e sul nostro ruolo nella società.


THE WALKS

Testo, regia di Helgard Haug, Stefan Kaegi , Daniel Wetzel
idea, drammaturgia di Cornelius Puschke
registrazioni vocali di Rimini Protokoll